In principio fu iPhone, semplicemente, era questo infatti il nome del primo smartphone della mela morsicata annunciato 7 anni or sono. Un dispositivo assolutamente rivoluzionario che ha messo le fondamenta per un successo davvero difficile da ipotizzare, le cui dimensioni hanno toccato margini di popolarità mai viste prima. Da allora ogni 12 mesi l'azienda Californiana provvede a dare nuova linfa al proprio cavallo di battaglia con, ad anni alterni, un restyling o una versione completamente nuova.
Dopo iPhone abbiamo quindi avuto iPhone 3G e la sua versione aggiornata iPhone 3GS; stesso destino per iPhone 4 e 5 a cui sono seguiti 4S e 5S. Novità dell'ultima tornata di nuovi smartphone è stata l'introduzione di iPhone 5C, caratterizzato da una scocca in plastica dei più disparati colori.
2014 anno pari; da tradizione è quindi il turno di una nuova, per davvero, versione dello smartphone della mela morsicata che ha visto la luce proprio in questi istanti in quel di Cupertino. Sul palco hanno fatto così bella mostra di sé due modelli differenti di iPhone, con i display più ampi di sempre, da 4,7 e 5,5" di misura della diagonale, rispettivamente per iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Anche l'ultimo dispositivo veramente tascabile si inchina quindi al volere del mercato e complica la vita a normodotati (ovviamente parliamo di tasche). Anche la risoluzione cambia e passa dai 1136x640 pixel di iPhone 5S ai 1334x750 del nuovo iPhone 6, mentre il Plus arriva alla Full HD (1920x1080, finalmente uno standard per Apple ).
Il passaggio da una risoluzione all'altra avviene in maniera assolutamente trasparente per l'utente in ognuna delle tre risoluzioni disponibili sugli smartphone, partendo dagli attuali iPhone 5C e 5S, per arrivare progressivamente alla Full HD (Retina HD) di iPhone 6 Plus passando per iPhone 6. Il 6 Plus ha il 185%$ di pixel in più rispetto al 5S, mentre iPhone 6 da 4,7" il 38% in più rispetto all'attuale generazione. Sul fronte delle dimensioni, iPhone 6 è 6,8mm, mentre 6 Plus 7,1, pochi decimi di millimetri in meno rispetto al 5S (7,6mm).
L'interfaccia grafica di iPhone 6 Plus sarà un ibrido fra quella degli smartphone della Mela e quella di iPad, sfruttando alcune feature come la suddivisione in colonna di alcune applicazioni. iPhone 6 Plus sfrutta inoltre la visuale in landscape anche nella schermata Home, come su iPad. La tastiera si impreziosisce, sul modello più grande, di alcune scorciatoie (per copiare e incollare) e di altri tasti accessori. Per usare il display con una sola mano, Apple ha introdotto una feature chiamata "reachability": toccando due volte il tasto Home, l'intera schermata si abbasserà in modo che potranno essere raggiunti facilmente le parti superiori.
All'interno dello smartphone abbiamo un processore Apple A8 dotato di due core logici, compatibile ancora una volta con set di istruzioni a 64bit. Caratteristiche che porteranno, secondo quanto diffuso nel corso dell'evento, ad un miglioramento delle prestazioni che si aggirerà intorno al 25%, mantenendo però inalterate le sue prestazioni anche dopo lunghi periodi operativi, a differenza di altre soluzioni del settore. A8 ha al suo interno 2 miliardi di transistor, stipati grazie ad un processo produttivo a 20nm. È il 13% più piccolo di A7 ed è progettato per funzionare all'unisono con Metal, l'ambiente di programmazione grafica iper-ottimizzato di iOS 8.
Sul fronte dell'autonomia dovrebbero esserci buoni miglioramenti con il modello da 4,7", mentre sarà iPhone 6 Plus a godere dei vantaggi più sostenuti. A8 sarà accompagnato da M8, la nuova generazione del coprocessore di movimento. M8 sarà in grado di percepire differenze di altitudine e se si sta andando in bici o a piedi, mentre includerà anche un barometro. Il SoC supporterà fino a 20 bande LTE contemporaneamente, più di ogni altro smartphone a detta di Apple, e sfrutterà le tecnologie di "carrier aggregation" per migliorare la velocità di download. Supportato anche il protocollo Wi-Fi 802.11ac e le chiamate Wi-Fi, che logicamente dovranno essere compatibili con il proprio operatore telefonico.
La fotocamera utilizzerà un nuovo sensore da 8 MP con pixel da 1,5µ con flash True Tone e obiettivo da f/2.2 di apertura di diaframma. Apple ha sviluppato un chip per l'elaborazione delle immagini sfruttando tecnologie proprietarie, che permettono una riduzione del rumore più efficace ed altre migliorie che approfondiremo in un secondo momento. Il rilevamento dei volti è più rapido, le panoramiche da 43MP, i video a 1080p a 30 o 60fps, mentre si arriva fino ad un massimo di 240fps per lo Slo-Mo. Solamente iPhone 6 Plus avrà uno stabilizzatore ottico delle immagini, mentre per il modello da 4,7" sarà digitale.
I cambiamenti più evidenti sono però nell'aspetto esteriore del dispositivo. Resta l'alluminio il materiale più utilizzato nella scocca ma cambiano le forme, molto più arrotondate e, ovviamente, le dimensioni, direttamente condizionate dalla misura dei display. Il design richiama quello dei modelli precedenti ma offre comunque un buon grado di cambiamento, come del resto era lecito aspettarsi da un modello completamente nuovo. Ritroviamo le bande in plastica che prima caratterizzavano alcuni frammenti della cornice; inserti necessari a permettere una migliore ricezione da parte delle antenne che circondate da solo alluminio fornirebbero prestazioni sicuramente peggiori. Il logo posteriore è in acciaio inossidabile (niente Liquidmetal).
Nella parte frontale troviamo ancora il sensore di riconoscimento delle impronte digitali, sempre integrato nel tasto centrale di ritorno alla home. Ci saremmo aspettati forse una cornice meno ingombrante per quanto riguarda il display, a favore di dimensioni più contenute in relazione all'ampliamento del display. Anche la disposizione dei tasti fisici è immutata con il tasto di accensione e spegnimento posizionato nella parte alta del terminale, jack per le cuffie e connettore lightining nella parte di cornice completamente opposta e tasti di controlli del volume e switch per la selezione delle modalità sul lato sinistro. Resta sul lato destro anche la slitta per l'inserimento della nano-SIM.
Il sistema operativo in dote è ovvviamente iOS 8, già presentato in occasione della WWDC tenutasi lo scorso giugno. Per tutte le novità a riguardo vi rimandiamo quindi all'approfondimento pubblicato in quella occasione.
Il novero di dispositivi Apple si comporrà quindi di iPhone 5C, gratis sotto contratto di due anni in versione da 8GB; iPhone 5S, a partire da 99$ in contratto; iPhone 6 e iPhone 6 Plus che costeranno rispettivamente 199 e 299$ sotto contratto. I due modelli saranno proposti in tre varianti, da 16, 64 e 128GB, ciascuna con un aumento di 100$ sul prezzo del versione precedente. Viene abbandonato, pertanto, il modello da 32GB, che lascia spazio a quello da 128GB. I nuovi dispositivi saranno disponibili a partire dal 19 settembre negli Stati Uniti, e possono essere preordinati a partire da questo venerdì.
(fonte www.hwupgrade.it)
Microsoft pare aver davvero deciso di premere sull'acceleratore: Windows 8.1 ha soltanto pochi mesi di vita e già i tempi sono maturi per lanciare Windows 9.
Stando a quanto riporta The Verge il prossimo 30 settembre l'azienda di Redmond renderà pubblica l'anteprima del nuovo sistema operativo, noto con il nome in codice Threshold.
Ovviamente non si tratterà di una versione definitiva ma di una alpha o, forse, di una beta; in ogni caso sarà l'occasione per capire dove voglia andare Microsoft dopo l'uscita di scena di Steve Ballmer.
Qualcosa si sa già: per esempio da tempo è noto che Windows 9 avrà il compito di reintrodurre il menu Start, la cui mancanza era una delle critiche più spesso rivolte a Windows 8.
Tutta l'interfaccia, in generale, sarà rivista, creando una sorta di ibrido tra quella classica e quella Modern, che dovrebbe prendere il meglio tra i due mondi abbandonando ciò che non ha conquistato gli utenti, ossia le app a schermo intero (che riguadagneranno i bordi e la barra, come le normali finestre) e la Charms Bar (quella che appare portando il cursore del mouse sulla destra dello schermo).
Non è ancora chiaro se Cortana, l'assistente virtuale già visto all'opera su Windows Phone 8.1, riuscirà a entrare in Windows 9: a questo proposito le voci sono contrastanti. Pare invece che verranno introdotti i desktop virtuali.
Nei giorni scorsi Microsoft ha ricevuto centinaia di lamentele legate al medesimo problema: il tristemente noto errore del Blue Screen of Death (BSOD). Nel maggior numero dei casi il problema ha riguardato gli utenti di PC con la versione 64 bit di Windows 7: la stessa vittima di una serie di crash che portavano allo stesso drastico schermo nel dicembre 2011.
Responsabile dei problemi ora avuti dagli utenti sarebbe l'aggiornamento di sicurezza MS14-045 rilasciato da Microsoft lo scorso 12 agosto, insieme ad altri nove update per affrontare tre diversi problemi legati al kernel Windows. Non è ancora chiaro quale sia il problema, ma l'aggiornamento in questione genererebbe messaggi di errore di tipo x50, innescando il crash di sistema.
Così, Redmond ha riferito ora di star investigando la questione e nel frattempo ha rimosso il link al download dell'update ed ha chiesto, gentilmente, ai suoi utenti di provvedere a disinstallarlo in modo da evitare proprio l'errore che porta allo "Schermo blu della morte".
Nel frattempo, peraltro, Microsoft sta preparando la strada per Windows 9: proprio in questi giorni aumentano le indiscrezioni circa un prossimo arrivo di una preview della nuova versione del suo sistema operativo, nome in codice "Threshold", che potrebbe essere disponibile al pubblico già a partire da settembre.